Una splendida tavola quattrocentesca, anche detta Madonna Wendelstadt dal nome del suo proprietario ottocentesco, il primo a noi noto, è il tema di questo volume. Dell¿opera, Cecilia Martelli ricostruisce le vicende collezionistiche, conservative e le alterne attribuzioni proposte dalla storiografia artistica, per assegnarne la paternità a Domenico Ghirlandaio sulla base di stringenti confronti stilistici, ora possibili dopo il sapiente restauro condotto da Loredana Gallo, e fissandone l¿esecuzione al 1470-1472. Questo recupero, un vero e proprio tassello finora mancante nella cronologia del pittore, permette ora ad Andrea De Marchi di ripercorrere nel volume la fase giovanile di Domenico Ghirlandaio, quando l¿artista, insieme a compagni d¿eccezione come Leonardo e Perugino, dovette frequentare la bottega fiorentina del Verrocchio, e di arricchire e aggiornare, anche grazie a raffronti con la tavola qui analizzata, il catalogo delle sue opere. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.