Non sono passati nemmeno due anni da quando Maurizio Vivaldi e l'amico Alessandro Meucci, ex dirigente della squadra mobile torinese, saturi e sfiniti entrambi da un passato investigativo ingombrante, hanno deciso di andarsene il più lontano possibile. Ma si sa come vanno queste cose. Prima o poi la nostalgia, qualche rimpianto, rimorso o semplicemente ricordo del passato, torna a galla, si sedimenta nel cuore e nell'anima e alla fine si decide di tornare a casa. Quasi una legge di natura, si direbbe. Peccato che Vivaldi, a pochi giorni dal suo arrivo a Torino, sia testimone inconsapevole di un omicidio efferato. La vittima è niente di meno che una sua vecchia conoscenza, un boss calabrese di primissimo piano. Obtorto collo, lui e Meucci vengono di fatto coinvolti nelle indagini, mutilate, però, da lotte intestine, contrasti tra diversi uffici di polizia e magistratura e ingabbiate in un groviglio di pasticci procedurali, depistaggi, dubbi, contraddizioni, morti ammazzati. Ma in che guaio si sono cacciati nuovamente? Di contro una storia malata, quella di due sorelle e il loro strano legame. A raccontare che mai nulla è per sempre e che, a volte, si ha il tempo per rimediare agli errori del passato. Anche quando è il male assoluto il protagonista. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.